Due donne francesi che hanno falsamente affermato che la First Lady del paese, Brigitte Macron, era transgender sono state giudicate colpevoli di diffamazione.
Nel dicembre 2021, Natacha Rey e Amandine Roy hanno diffuso online voci infondate secondo cui Brigitte non era mai esistita e che suo fratello Jean-Michel Trogneux aveva cambiato sesso e aveva iniziato a usare quel nome.
Gli imputati sono stati condannati a pagare 8.000 euro (6.750 sterline; 8.859 dollari) di danni alla signora Macron e 5.000 euro a suo fratello.
La signora Macron aveva presentato una denuncia contro le donne dopo che la loro denuncia era diventata virale, scatenando teorie cospirative tra l’estrema destra.
La coppia – Roy un indovino di Internet, Rey un sedicente giornalista indipendente – ha discusso a lungo in un video su YouTube della voce infondata secondo cui Brigitte Macron ad un certo punto avrebbe subito un cambio di genere.
Hanno parlato per quattro ore sul canale YouTube di Roy, dove Rey ha delineato quella che ha definito la “menzogna di stato” che affermava di aver scoperto.
L’affermazione è diventata virale prima delle elezioni presidenziali francesi del 2022.
È stato diffuso da resoconti contrari al marito della signora Macron, il presidente Emmanuel Macron, compresi quelli dell’estrema destra politica, dei gruppi anti-vaccini e dei seguaci del movimento cospirazionista QAnon.
Gli avvocati della signora Macron hanno agito rapidamente e le donne sono state denunciate per diffamazione un mese dopo la pubblicazione del video online.
“Il pregiudizio è enorme, è esploso ovunque”, ha detto all’epoca l’avvocato di Macron, Jean Ennochi.
“Non è una vittoria, è una normale applicazione della legge”, ha detto giovedì all’agenzia di stampa AFP.
Questa non è la prima volta che Macron viene presa di mira da quando suo marito è entrato in carica nel 2017. Ma in precedenza il trolling online riguardava principalmente la differenza di età di quasi 25 anni della coppia.
