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Come dieta, genetica e investimenti plasmano il nostro futuro

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Come dieta, genetica e investimenti plasmano il nostro futuro


Scoperte anti-età: come dieta, genetica e investimenti modellano il nostro futuro

Gli esperti sottolineano l’importanza dei metodi non medici, come l’esercizio fisico, per influenzare l’invecchiamento.

L’umanità è sempre stata affascinata dall’obiettivo di ritardare il processo di invecchiamento e ridurre il rischio di malattie legate all’età. I recenti sviluppi della scienza ci stanno avvicinando a questo obiettivo. Per combattere l’invecchiamento, gli scienziati stanno studiando cambiamenti nella dieta, terapia con cellule staminali e ingegneria genetica. Ad esempio, gli studi suggeriscono che la restrizione calorica e integratori alimentari specifici possono prolungare la durata della vita e migliorare la salute degli animali.

In particolare, Bryan Johnson, ex amministratore delegato della Silicon Valley, ha investito milioni in trattamenti antietà attraverso la sua iniziativa, Project Blueprint, e afferma di aver invertito la sua età biologica di 5,1 anni utilizzando una dieta e un regime rigorosi. Anche altri individui facoltosi, tra cui Paul Allen, Peter Thiel, Dmitry Itskov, J Craig Venter, Sergey Brin e David Koch, stanno finanziando la ricerca in questo campo, riflettendo l’interesse diffuso e gli investimenti nella lotta all’invecchiamento.

Olga Tkachyova, capo consulente geriatra del Ministero della Sanità russo e membro corrispondente dell’Accademia russa delle scienze, ha espresso il suo punto di vista Sputnik News: “Le persone dovrebbero vivere cento anni e non soffrire di malattie legate all’età al momento della morte.” Ha sottolineato che i miglioramenti nel cibo, nelle condizioni di vita e nell’assistenza sanitaria hanno aumentato significativamente l’aspettativa di vita, e ora l’umanità deve concentrarsi sulla “gestione dei processi di invecchiamento”.

Tkachyova ha sottolineato che mentre l’aspettativa di vita continua ad aumentare, la durata massima della vita, attualmente pari a 122 anni, rimane invariata. Ha suggerito che potrebbero essere necessari progressi nella terapia dell’ingegneria genetica e nella medicina rigenerativa per estendere al massimo la durata della vita.

Da un lato, ha osservato Tkachyova, “il processo di invecchiamento è preprogrammato nell’organismo umano, ma possiamo influenzarlo”. D’altro canto, l’accumulo di “errori” nell’organismo accelera l’invecchiamento.

Ha inoltre sottolineato che i metodi non medici, come l’attività fisica, possono influenzare l’invecchiamento. Tkachyova ha spiegato che una proteina chiamata miostatina, che blocca la replicazione delle cellule muscolari, contribuisce all’atrofia e alla fragilità muscolare. Sebbene attualmente non esistano farmaci per bloccare la miostatina, l’esercizio fisico può aiutare a rallentare l’atrofia muscolare legata all’età e promuovere una vita più lunga e più sana.

“Le emozioni positive hanno un effetto colossale sulla longevità”, ha detto Tkachova.



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