Si sente parlare molto di aggiornamenti. Cosa sono e puoi darci maggiori dettagli a riguardo? – Nigel
Un aggiornamento è una nuova parte, o una serie di parti, mirata a migliorare le prestazioni dell’auto.
Quindi, ad esempio, un nuovo alettone anteriore, o un nuovo pavimento, o un nuovo pezzo di carrozzeria. Se mirano a migliorare le prestazioni, ciò viene classificato come aggiornamento.
Il problema che i team stanno incontrando in questa stagione è che questi aggiornamenti non sempre aumentano le prestazioni.
Ad esempio, dopo che la Red Bull ha introdotto il primo aggiornamento della stagione a Imola, due gare dopo in Canada, il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, ha affermato di ritenere che si fosse effettivamente trattato di un downgrade.
La Red Bull lo negò a gran voce in quel momento, ma più a lungo è andata avanti la stagione, e più la Red Bull ha lottato, più è chiaro che Allison aveva ragione.
Il problema che i team stanno incontrando è che le strutture di flusso create dalle attuali vetture di F1, e il modo in cui funziona l’aerodinamica, sono così complicate che gli strumenti di simulazione a disposizione dei team semplicemente non sono sufficientemente accurati per prevedere con precisione come si comporterà la vettura in pista. .
Spesso i team scoprono che il CFD dice una cosa, la galleria del vento un’altra, e la vettura si comporta nuovamente in modo diverso quando scende in pista.
Questo è il motivo per cui la McLaren ha impiegato così tanto tempo per introdurre un importante aggiornamento dopo quello grande di Miami che li ha trasformati in favoriti dall’oggi al domani. Hanno voluto essere assolutamente fiduciosi che funzionerà, in modo da evitare di perdersi, come ha fatto la Red Bull.
Ed è esattamente il problema che la Red Bull ha riscontrato in questo momento con la sua vettura.
Il problema è che, quando un team ha installato un sacco di nuove parti per un periodo di tempo e poi scopre che l’auto non si comporta come vorrebbe, è dannatamente difficile individuare la causa del problema, soprattutto perché c’è non c’è modo di simularlo.
